Storia

Già gli antichi romani sapevano dell’esistenza di una sorgente dalla quale sgorgava acqua purissima dalle molteplici proprietà benefiche. Le prime notizie in merito a tale fonte, non lontana dall’Urbe, risalgono al V secolo a.c. ma si intensificano a partire dal I secolo d.c. fino ad arrivare ai giorni nostri. Questa sorgente si trova ancor oggi là dove i nostri antenati l’avevano scoperta: immersa nel verde della ciociaria in località Guarcino a novecento metri di altitudine s.l.m. Fonte Italia s.r.l. è l’impresa che, fin dal 1894, si occupa di imbottigliare le acque della sorgente frusinate per distribuirle in Italia e in tutto il mondo sotto il nome “Acqua Filette”. Primo successo dell’azienda, registrato nello stesso anno della fondazione, è stato il premio all’esposizione internazionale di medicina ed igiene tenutasi a Roma. In seguito arrivò anche il prestigioso riconoscimento della fiera campionaria di Tripoli. Due tappe che hanno inaugurato un destino di successi per l’Acqua Filette.

Prodotti Filette

Fonte Italiana s.r.l. offre diversi tipi di acque imbottigliate in contenitori eleganti e particolari. Si va dall’acqua “naturalmente naturale” a quella “delicatamente frizzante” fino all’acqua “decisamente frizzante”. E’ possibile scegliere il formato della bottiglia che può variare dai 375 ml fino ai 750 ml. In questo caso le bottiglie sono di vetro (senza necessità di resa) e la scelta della forma è ispirata dalle classiche bottiglie bordolesi da vino rivestite con un’etichetta satinata sopra la quale è impressa una F in lamina d’argento. Per chi, poi, volesse sempre avere a portata di mano la purezza di Acqua Filette è disponibile anche la bottiglia in PET da 500 ml. Non bisogna farsi ingannare dal materiale perché, anche in questo caso, il design gioca un ruolo fondamentale nel differenziare l’acqua di Guarcino dalle altre acque disponibili sul mercato.

Cucina tipica ciociara

L’Acqua Filette è ottima per accompagnare i piatti della cucina tipica frusinate e laziale in genere, come la cosiddetta “minestra revotata”. Inoltre, la capacità di esaltare la persistenza dei vini la rende una perfetta compagna dei molteplici d.o.p. rossi e bianchi presenti nella provincia ciociara. A tavola, dunque, acqua e vino coesistono insieme alle erbe selvatiche e alle tipiche zuppe della cucina povera.

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